Parecchie cose (non ovvie) per prevedere il 2023

Sappiamo bene che in questo periodo va di moda, da parte di think tank e media, fornire previsioni più o meno ardite su come sarà il 2023. Ma la nostra rubrica si occupa tutto l’anno di eventi e tendenze da tenere d’occhio per capire dove sta andando il futuro. E molti di quelle che vi abbiamo segnalato negli ultimi mesi sono ben lungi dall’essersi esauriti. Abbiamo deciso quindi di condensarli qui sotto, classificandoli secondo alcuni macrotemi che secondo noi influenzeranno l’anno venturo (e non solo!).

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Le crisi del debito

Tassi di interesse in rapido rialzo e alti prezzi internazionali di cibo ed energia stanno mettendo in crisi le bilance commerciali e la sostenibilità del debito di decine di paesi. Qualche crisi l’abbiamo vista nel 2022, ma il 2023 potrebbe essere ancora peggiore. Qui potete approfondire di più:

Tunisia al bivio

Debt is back

Una valanga di mattoni

Debiti faraonici

Fiumi di petrolio*

Superliquidator VS ultradeficit*

Il “decoupling” e l’aumento delle tensioni internazionali

Dopo decenni di costante sviluppo della globalizzazione, i tempi sembrano cambiare velocemente e volgere verso una parziale regressione di tale sviluppo. Tensioni internazionali crescenti, a cominciare dalla guerra in Ucraina, stanno infatti mettendo in dubbio l’impalcatura su cui la globalizzazione si è retta finora. I primi segnali si cominciano a vedere anche nel mondo del commercio, dove è iniziata l’era del decoupling, ovvero della produzione “separata” di quei beni considerati strategici. Qui potete approfondire di più:

Statistiche made in China

Ucraina: It’s (also) the economy, stupid!

Economia di guerra russa, poco economica ma molto di guerra*

Chip e buoi dei paesi tuoi

Amici amici e poi ti rubano la fabbrica*

Guerra per caso: Armenia e Azerbaigian e gli scontri al confine*

Niente chip sotto l’albero*

La crisi del settore tech

Il rialzo dei tassi di interesse sta facendo anche vittime insospettabili, tra aziende che fino a meno di un anno fa erano considerate i fiori all’occhiello delle borse internazionali. Ma l’aumento del costo del debito ha portato a galla l’amara verità di aziende già diventate globali ma che ancora lottano per riuscire a stabilire un business in grado di generare profitti solidi. Tra queste ci nomi insospettabili che fanno gia’ parte da tempo del nostro quotidiano, come Netflix e Spotify. Come alcuni temevano, quindi, anni di credito facile hanno davvero reso possibile lo sviluppo di “giganti zombie”, ovvero aziende diventate enormi in modo “innaturale” senza avere dietro un business solido? Come cambierà nei prossimi anni il mondo del tech, che così da vicino influenza ormai la vita quotidiana di tutti noi? Qui potete approfondire di più:

Guadagni digitali, debiti reali*

Le altre notizie dopo la pubblicità

Pesce grande mangia pesce piccolo: il declino di Netflix e Spotify

Call of Duty per l’antitrust*

*PER LEGGERE SCROLLATE IN BASSO FINO AL SECONDO ARTICOLO DI QUESTO NUMERO DELLA RUBRICA

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